domenica 27 settembre 2009

A CACCIA DI FAGIANI DI QUALITA'

Molto spesso ci si chiede se i fagiani che si trovano nelle Aziende Agrituristico Venatorie siano simili ai polli di allevamento, cioè ad animali che cresciuti dall’uomo sono in grado di sopravvivere all’ambiente esterno solo per qualche ora. Tale preoccupazione nasce da una pratica, in uso nei decenni passati, di immettere animali di bassa qualità in grandi quantità (per far fronte alle minori rese qualitative).Oggi però si cerca che gli animali lanciati abbiano delle caratteristiche ben precise sia per venire incontro alle esigenze di un animale selvatico (la capacità di sopravvivenza ad un ambiente ostile come è quello naturale) e quelle del cacciatore e dell’eco-turista più esigente. La selvaticità è collegata alla capacità dell’animale di applicare strategie antipredatorie, la predisposizione alla cova ed alle cure parentali per determinare un maggior successo riproduttivo (dati ricerca ARSIA). Infatti alla presenza decrescente delle popolazioni selvatiche riscontrata a partire dal secondo dopoguerra alla quale si è cercato di fare fronte negli anni ’70 ed ’80 intensificando l’immissione di esemplari, che però avevano una sopravvivenza ridotta, si è arrivati ai giorni nostri in cui l’attenzione è portata verso soggetti che garantiscono selvaticità, rusticità ed adattamento all’ambiente.

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