giovedì 28 gennaio 2010

NUOVA LEGGE VENATORIA IN TOSCANA

Si caccia di più. I cinghiali
Cambia la legge regionale sull'attività venatoria: le Province, potranno autorizzare l’abbattimento di cinghiali in qualsiasi periodo dell’anno in caso di danni all’agricoltura

Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza, con il voto contrario dei consiglieri di Sinistra ecologia e libertà (Sel), una legge che riforma l’attività venatoria insieme a una modifica del calendario venatorio. La riforma, è stato spiegato, introduce il principio della «densità venatoria sostenibile» di selvaggina ai fini del controllo della prolificazione degli ungulati. La votazione è stata preceduta da un lungo dibattito in aula, dovuta anche ai numerosi emendamenti, alcuni dei quali approvati, presentati da Udc e Pd e in larga parte dai consiglieri Sel. A essere approvato, a maggioranza con l’astensione del Pdl, anche un ordine del giorno presentato dall’Udc.
COSA CAMBIA - Il testo impegna la Giunta a richiedere al Governo le risorse destinate alle Regioni per l’attività venatoria, istituite dalla Finanziaria del 2000 e non più inserite a partire dal 2003. Con la riforma regionale, la pianificazione del prelievo degli ungulati sarà assegnato alle Province, con la possibilità di autorizzarne l’abbattimento in qualsiasi periodo dell’anno, in caso di danni all’agricoltura. In caso di danni alle coltivazioni ed alla zootecnica potranno essere autorizzati abbattimenti mirati anche per storno, tortora orientale dal collare e piccioni. Le Province avranno totale competenza in materia di pianificazione e programmazione, e lo strumento di riferimento sarà il Piano faunistico venatorio provinciale. La norma indica inoltre le regole per la creazione di aziende faunistico-venatorie ed aziende agrituristico-venatorie (con minimo 100 ettari). Per la vigilanza dell’attività venatoria sarà utilizzato anche il corpo di polizia municipale, oltre a guardie giurate e guardie forestali e campestri delle Comunità montane. Per i cacciatori sarà inoltre possibile vendere i capi abbattuti in occasione di sagre e manifestazioni enogastronomiche.
LA CACCIA AL CINGHIALE - Tra le novità nella caccia al cinghiale: l’obbligo per i cacciatori di indossare indumenti ad alta visibilità, e la possibilità, in casi specifici ed autorizzati dalla Provincia, di effettuare gli abbattimenti su terreno innevato. La legge sul calendario venatorio prevede che la caccia sarà aperta dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio. Il provvedimento è stato illustrato in aula dal presidente della commissione agricoltura Aldo Manetti (Prc) che ha spiegato come «abbiamo dato una precisa risposta ad un problema emergente, mettendo al centro dell’interesse il mondo agricolo, in un grave momento di crisi economica, regolando diversamente l’attività venatoria». Per il presidente della Giunta regionale, con delega all’agricoltura, Claudio Martini «sul tema della caccia il 100% dei consensi non si trova mai, ma abbiamo fatto un grande sforzo». Martini ha poi bacchettato i consiglieri di Sel per il numero di emendamenti presentati «che non vorrei diventassero un elemento di ostruzionismo perchè va deciso un orientamento» sulla materia.
Tratto da http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca

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