venerdì 28 maggio 2010

SI AL TURISMO VENATORIO

Caccia in Umbria: Rosi (PDL) alla Brambilla, "Sì’ al Turismo Venatorio nella Regione Umbria".
Il consigliere regionale dell’Umbria Maria Rosi (Pdl) critica la presa di posizione contro la caccia del ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla. “A distanza di qualche giorno dalla ’boutade’ del ministro Brambilla - afferma Rosi in una nota - vorrei esporre una riflessione sull’argomento, ribadendo quello che e’ un concetto fondamentale, vale a dire che i cacciatori sono da sempre le vere sentinelle del territorio, sono coloro che monitorano le nostre campagne con attenzione, rispettando delle regole”. Sottolineando come “esiste un mondo economico dietro l’attivita’ della caccia”, Rosi sottolinea che la Regione Umbria e’ seconda solo alla Toscana per densita’ di cacciatori, e conta quasi 34 mila appassionati, che si stima producano un fatturato di quasi 50 milioni di euro.
“Insomma - conclude - in un momento di grande crisi, il turismo venatorio e’ il volano per rilanciare la nostra economia, per cui certe affermazioni, possono avere risvolti negativi.
Quindi, caro ministro, occupiamoci di sviluppare il turismo in Italia anche agevolando il turismo di casa nostra, e lasciamo stare la caccia e tutta la demagogia che c’e’ dietro, anche perche’ se no dovremmo diventare tutti vegetariani”.

Tratto da www.cacciapassione.com

giovedì 27 maggio 2010

domenica 23 maggio 2010

RURALIA 2010

Dal 21 al 23 maggio la XIVesima edizione della rassegna agricola. Tante le curiosità: una mostra di piante carnivore, tiro a piattello laser e un’attenzione particolare all’zafferano e a “un pipistrello per amico”. Sabato 22 esercitazione antincendio con l’elicottero della Regione. Farmer-market, esibizioni canine nel Parco Mediceo di Pratolino, convegni e mostre
Maggio a Pratolino significa “Ruralia”: una grande rassegna agricola che ogni anno ripercorre la storia delle colline di Firenze e del suo territorio, le usanze, i sapori tipici e quelli più esotici, indagando al tempo stesso anche le novità legate all’allevamento e alla filiera dell’agricoltura.L’iniziativa, che nel 2010 giunge alla quattordicesima edizione, è fissata per venerdì 21, sabato 22 e domenica 23 maggio, negli spazi del Parco Mediceo di Pratolino e di Villa Demidoff.Tanti, tantissimi gli appuntamenti in calendario, che rendono Ruralia una tre giorni dedicata ad un pubblico molto variegato: le famiglie e i gruppi di amici possono divertirsi tra uno spettacolo equestre e la caccia al tesoro ambientale, oppure degustando e scegliendo i prodotti del farmer market, mercatino del prodotti tipici a chilometro-zero, o ancora, provando l’ebbrezza della mungitura o del tree-climbing. Chi ha voglia di vedere cose inusuali può soffermarsi alle mostre dedicate alle piante carnivore – una delle grandi novità dell’edizione 2010 – o ai rettili italiani ed esotici, grazie agli esperti del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze, del Dipartimento di Biologia Evoluzionistica dell’Università di Firenze e della Fondazione Paolo Malenotti, che illustreranno la biologia degli animali esposti e risponderanno alle curiosità di grandi e piccini.Gli addetti ai lavori e il grande pubblico interessato alle vicende del mondo rurale al mondo agricolo si appassioneranno ai momenti di dibattito, come sempre organizzati nell’ambito di Ruralia: si comincia venerdì 21 maggio con I metodi ecologici adottati dalla Provincia di Firenze. Le esperienze per una convivenza possibile tra le attività agricole e zootecniche e la fauna selvatica (Sala Rossa, ore 15) e con La cultura dello zafferano attraverso la storia, i coltivi, la cosmesi, la cucina (Locanda, ore 16.30), convegno molto particolare al termine del quale si potranno anche degustare ricette a base di zafferano. Attireranno l’attenzione di molti anche i più bizzarri seminari dedicati a Le tecniche di base per la coltivazione delle piante carnivore (sabato 22 maggio, Paggeria, ore 16.00) e a Bat box. Un pipistrello per amico (domenica 23 maggio, Locanda, ore 15.00).Appuntamento con il volontariato e la protezione civile sabato 22 maggio, giorno in cui è in programma una grande esercitazione-dimostrazione di tecniche antincendio con l’elicottero della Regione Toscana (prato retrostante la Paggeria, dalle 11.30 alle 13.00), oltre al convegno su Incendi boschivi: il volontariato come risorsa fondamentale nell’attività di lotta e prevenzione (Sala Rossa, ore 10.00).L’inaugurazione di Ruralia, organizzata con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana, è fissata per venerdì 21 maggio, alle 12.00. Partecipa l’Assessore all’Agricoltura Pietro Roselli.

tratto da: www.provincia.fi.it

lunedì 17 maggio 2010

I CONSIGLI DEL VECCHIO CACCIATORE #1

IL CANE SULLA QUAGLIA

Per la caccia alle quaglie ci vuole un cane di gran naso; più il nostro amico avrà un olfatto potente e più le probabilità di successo saranno grandi. Per mio conto non esito a dichiarare che la bontà del naso del cane si misura sulla quaglia. E ciò in primo luogo per trovarle dove ci sono, poi per non perderle una volta trovate, cosa non facile per poco che la quaglia conosca il suo alfabeto. Il cane poi, anche di gran naso, non potrà dare un buon rendimento che dopo aver cacciato parecchio le quaglie ed aver imparato a comportarsi diversamente a seconda del terreno di caccia.

Tratto da I consigli del vecchio cacciatore, Milano, Il cacciatore italiano, via Bagutta 6

domenica 16 maggio 2010

venerdì 14 maggio 2010

PATRONA TOSCANA

Il 15 Maggio si celebra la Festa della Madonna di Montenero, patrona della Toscana con un pellegrinaggio al Santuario, posto nelle colline livornesi. La storia narra che il 15 Maggio 1345, giorno di Pentecoste, un pastore storpio trovò l’immagine miracolosa ad Ardenza ( dove oggi sorge la Cappella dell’Apparizione) e la portò a Montenero, sul promontorio. E’ certo che attorno al 1340 gli abitanti di Livorno avevano un culto autonomo di immagini sacre osteggiato dalle autorità. Davanti a queste ostilità alcune immagini possono essere state nascoste ad esempio lungo il torrente Ardenzio, il pastore allora la portò sul monte presso qualche eremita. La fama dell’immagine miracolosa ebbe rapida diffusione e si costruì prima un tabernacolo, poi una chiesa ed infine un monastero. L’immagine, attribuita ad un pittore greco, è ancora all’interno del Santuario i cui custodi sono dal 1790 i monaci Vallombrosiani. Il 15 maggio 1947, Papa Pio XII la proclamò UNIVERSAE TUSCIAE PATRONA.

venerdì 7 maggio 2010

LA PERNICE E LA CACCIA

Secondo i racconti di Plinio la pernice è un animale pronto al sacrificio, infatti quando sente avvicinarsi al nido il cacciatore, la fammina che ha deposto le uova corre ai suoi piedi fingendo di essere appesantita ma quando sta per essere presa incomincia a correre o compie un piccolo volo e nuovamente parte alla fuga. Per condurre lontano dal nido l'intruso. Quindi attenti a non farvi ingannare dalla vispa pernice!

Elisa Mazzei

IL MAGGIO DELLA QUAGLIA

La prima domenica di Maggio si festeggia a Siracusa la festa Re Quagghie con la statua di Santa Lucia esposta in processione ai fedeli dal Duomo alla Badia di Santa Lucia e prima di raggiungere
il nuovo rifugio vengono liberate le quagghie. La grande festività siracusana nasce da un evento del 1646 quando la città venne colpita da una carestia eccezionale e si temeva la sopravvivenza della stessa. Non sapendo che fare l’immagine della Santa venne esposta alle pubbliche preghiere. Si racconta che una grandissima copia di quaglie venne a cadere sulla marina e nelle vie di Siracusa. Cadevano stanche per il lungo viaggio che i siracusani non avevano mani a sufficienza per raccoglierle. Ci sembra doveroso ricordare in quest’occasione che un’isola vicinissima alla costa apparteneva per tradizione a Siracusa ed è Ortigia ( da ortix, quaglia) il cui tempio più antico era dedicato ad Artemide considerata tra le altre cose colei che tutelava la luce dagli occhi.

Elisa Mazzei

Così come narra Giuseppe Pitrè in Feste patronali in Sicilia, edizione anastatica, Firenze 1979

QUAGLIE IN PASTA


La ricetta è ripresa dal film, vincitore di Oscar, IL PRANZO DI BABETTE di Gabriel Axel 1987 che lo rese celebre. Lo chef in realtà prepara un piatto di origine toscana, arrivato in Francia con Caterina de’ Medici che trasferitasi a Parigi in sposa di Enrico di Valois, poi Re di Francia, si portò in dote denaro ed i migliori cuochi della Firenze cinquecentesca. E’ grazie a lei che la cucina francese si è arricchita di temi gastronomici di tipica matrice toscana, un caso tipico sono le quaglie in pasta.

Les cailles en sarcophage


Ingredienti ( quattro persone)
4 quaglie disossate 75 g di fegatini di pollo tagliati a pezzetti50 g di champignons freschi tritati1/4 di scalogno tritato60 g lardo a cubetti50 g di burrosale e pepeun pizzico di timo1/2 bicchiere di vino bianco4 fettine di lardo1 piccolo tartufo nero tagliato a lamelle4 vol au vent abbastanza grandi da contenere una quaglia (si fanno fare dal panettiere)2 cucchiai di madera1 bicchiere di brodo


Preparate in una padella capiente un po’ di burro ed di lardo, fare dorare e poi metterlo in un piatto a parte. Nella padella fare saltare i fegatini e poi aggiungere il resto del lardo, aggiungere lo scalogno, gli champignon, il timo, il sale, il pepe e così fate saltare per un paio di minuti. A questo punto togliere i fegatini e diluire con il vino bianco e cuocere qualche minuto a fuoco basso ricordando di mescolare sempre. Versate il succo così preparato sui fegatini e frullate aggiungendo il burro. Fare raffreddare il composto e successivamente riempirne le quaglie e posizionatevi sopra due fettine di tartufo nero. Avvolgete le quaglie per ridarle la loro forma originaria avvolte ognuna con una fetta di lardo. In una pirofila imburrata infornara a 200 gradi per 15 min. circa. Una volta cotte diluire il fondo di cotture con il madera ed il brodo. Adagiare ogni quaglia su di un vola u vent, bagnare con la salsa ed infornare per 5 min.