martedì 29 settembre 2009

GLI ANIMALI DELLA RISERVA DI CACCIA DI GALIGA: IL GERMANO REALE


L’intento di questo blog è quello di occuparsi di tutto ciò che riguarda il mondo della caccia in senso più o meno lato. Ecco che ci prendiamo così l’onere di introdurre gli animali che si cacciano nell’Azienda Agrituristico Venatoria Galiga ed il primo ad essere descritto è il germano reale il cui nome scientifico è Anas platyrhynchos dell’ordine degli Anseriformi, famiglia delle Anatidi. E‛ l’anatra selvatica più comune da cui molte specie domestiche hanno tratto origine, è diffusa in tutto l’emisfero settentrionale (Eurasia), si trova di passo in prossimità degli specchi d’acqua, raramente si riscontra la sua presenza al di sotto della Corsica ed quasi sconosciuta in Spagna e Sardegna. In Italia nidifica ovunque, nei fossi, nei piccoli stagni dei parchi, nei laghi e lungo le coste riparate. Costruisce il nido isolato nel canneto o sotto i cespugli sulla riva. La covata consiste in dieci o dodici uova verdastre che vengono covate solamente dalla femmina per quattro settimane. Il maschio ha un piumaggio dai colori appariscenti: la testa verde con riflessi metallici e alla base del collo presenta un anello di colore bianco, il corpo è interamente grigio tranne nella zona in prossimità del collo in cui è rosso bruno. Le penne caudali sono bianche e nere e sull’ala ha una banda blu con due strisce bianche; i piedi sono palmati e di colore arancio, il becco invece è giallo pallido. C’è un notevole dimorfismo sessuale infatti la femmina è di colore bruno-grigio variegato uniforme, si riscontra la presenza della banda verde-blu sulle ali mentre il piumaggio è a fondo nocciola. Sia gli esemplari maschi che le femmine hanno gli arti color rosso-arancio. nel periodo successivo alla muta gli esemplari maschi e quelli femmina hanno colori più spenti rispetto a quelli che mantengono il resto delle stagioni. Gli esemplari giovani presentano un piumaggio di colori molto simili alle femmine. La taglia è variabile dai 41 ai 66 cm. Il busto è rotondo e ben cospicuo di carne.Si ciba di tutto ciò che riesce a trovare immergendo il becco nell’acqua: piante acquatiche, insetti,vermi,lumache,larve, molluschi. La sua carne è molto meno grassa dell’anatra comune il cui sapore si avvicina molto a quello della selvaggina.



fotografia sacattata sul lago di Galiga, autore Elisa Mazzei

lunedì 28 settembre 2009

GLI ESPERTI A CONFRONTO SUI “BENEFICI ECOLOGICI ED ECONOMICI DELLA CACCIA”

WINDHOEK. Namibia - Il World Forum of the Future of Sport Shooting Activities (WFSA) haorganizzato dal 14 al 17 settembre 2009 una conferenza internazionale sui “Benefici ecologici edeconomici della caccia”. Più di 60 rappresentanti, di oltre 20 paesi, si sono riuniti per discutere efare il punto della situazione alla luce dei più recenti studi scientifici, dibattiti e riflessionisull’impatto ambientale ed economico della caccia e del settore venatorio sulle realtà locali deisingoli Stati.La conferenza ha visto riuniti eminenti scienziati e professionisti del settore, rappresentanti deiGoverni e dirigenti del mondo del tiro e delle associazioni di categoria di tutto il mondo. Le diverserealtà e problematiche rappresentate hanno reso particolarmente vivo ed intenso il dibattito,consentendo un proficuo scambio di informazioni.Nel corso della sessione di apertura, il Ministro Willem Konjore, parlando a nome del Presidentedella Namibia, S.E. Presidente Pohamba, ha dichiarato che “la fauna selvatica del paeserappresenta una risorsa naturale che, come si è visto, se gestita opportunamente attraverso igame ranch ed utilizzata in modo sostenibile con attività di caccia al trofeo a pagamento, hatutte le potenzialità per diventare uno dei maggiori beni rinnovabili del paese”.Ben ventisei sono stati gli interventi da parte dei relatori che hanno presentato studi scientifici sullacaccia e sulla gestione dell’habitat naturale e della fauna selvatica (nonché sugli aspetti economicilegati alla caccia ed all’attività venatoria in genere), relazioni tecniche, dati sull’impatto ambientaleed economico, metodologie di gestione della fauna selvatica e nuove teorie sul ruolo della caccia edell’attività venatoria.”Speriamo vivamente che i vari interventi e le relazioni che pubblicheremo riescano a convincerel’ambiente politico e legislativo dei singoli paesi del contributo vitale che la caccia e l’attivitàvenatoria, in generale, apportano alla tutela dell’ambiente ed alla salvaguardia delle economielocali” ha dichiarato Ted Rowe, Presidente del WFSA.Le principali conclusioni della Conferenza possono così sintetizzarsi:1. La caccia e l’attività venatoria assicurano un equilibrio tra la popolazione faunistica el’intero ecosistema;a. E’ stato dimostrato che la caccia tutela le specie in via d’estinzione.2. La caccia e l’attività venatoria presuppongono e sostengono un ecosistema sano edequilibrato a beneficio di tutti;a. La caccia e l’attività venatoria apportano benefici ben 30 volte superiori rispetto ai safarifotografici.3. La caccia e l’attività venatoria hanno un ampissimo impatto economico, particolarmenterilevante per le comunità rurali.a. La caccia e l’attività venatoria sono un importante strumento nella lotta alla povertà.Il Ministro per l’Ambiente ed il Turismo della Namibia, l’on. Nandi-Netumbo Ndaitwah, hasottolineato, nel corso della cerimonia di chiusura che “storicamente, la caccia costituisce unadelle attività economiche di maggior rilevanza in tutto il mondo” ed ha appoggiato in pieno leconclusioni della Conferenza con le seguenti parole: “Auguro a tutti voi di ottenere i massimirisultati nel vostro impegno per la promozione del tiro sportivo e della caccia nel mondo”.Il WFSA ritiene che questa conferenza costituirà un punto di partenza e di riferimento per unastretta e proficua collaborazione tra i legislatori di tutto il mondo e le associazioni di categoria.Per maggiori informazioni potete contattare il WFSA al seguente indirizzo di posta elettronica:wfsa.secretariat@anpam.orgIl WFSA - World Forum on the future of Sport Shooting Activities - è un organismo internazionaleche dal 1996 rappresenta oltre centomilioni di praticanti in tutto il mondo e raccoglie le maggioriassociazioni mondiali legate al settore del tiro sportivo e della caccia. Dal 1998 è una ONGriconosciuta dall’ONU.


Tratto da www.ladeadellacaccia.it

domenica 27 settembre 2009

A CACCIA DI FAGIANI DI QUALITA'

Molto spesso ci si chiede se i fagiani che si trovano nelle Aziende Agrituristico Venatorie siano simili ai polli di allevamento, cioè ad animali che cresciuti dall’uomo sono in grado di sopravvivere all’ambiente esterno solo per qualche ora. Tale preoccupazione nasce da una pratica, in uso nei decenni passati, di immettere animali di bassa qualità in grandi quantità (per far fronte alle minori rese qualitative).Oggi però si cerca che gli animali lanciati abbiano delle caratteristiche ben precise sia per venire incontro alle esigenze di un animale selvatico (la capacità di sopravvivenza ad un ambiente ostile come è quello naturale) e quelle del cacciatore e dell’eco-turista più esigente. La selvaticità è collegata alla capacità dell’animale di applicare strategie antipredatorie, la predisposizione alla cova ed alle cure parentali per determinare un maggior successo riproduttivo (dati ricerca ARSIA). Infatti alla presenza decrescente delle popolazioni selvatiche riscontrata a partire dal secondo dopoguerra alla quale si è cercato di fare fronte negli anni ’70 ed ’80 intensificando l’immissione di esemplari, che però avevano una sopravvivenza ridotta, si è arrivati ai giorni nostri in cui l’attenzione è portata verso soggetti che garantiscono selvaticità, rusticità ed adattamento all’ambiente.

domenica 20 settembre 2009

CACCIA A DAINI,CAPRIOLI E CINGHIALI NELLA PROVINCIA DI FIRENZE

Il calendario venatorio della Provincia di Firenze 2009/2010 conferma l’apertura per la terza domenica di Settembre ad esclusione della caccia di selezione al capriolo che inizia il 1 Agosto. Volendo porre rimedio agli ingenti danni che la presenza di daini e cinghiali creano in alcune zone a vocazione agricola, porta con sé alcune novità. Così nel territorio non vocato al daino dell’ ATC Firenze 4 i cacciatori autorizzati ad abbattere i caprioli potranno abbattere i daini dal 1 di Agosto.
Il termine per la caccia al cinghiale è fissato il 14 Gennaio, salvo una proroga al 31 Gennaio se dovesse essere approvata la nuova legge sulla caccia. L’ultima novità riguarda il prelievo illimitato della minilepre.
Ecco le disposizioni sulle Aziende Agrituristico Venatorie:
• la caccia alla starna ed alla pernice rossa è consentita dal 20 Settembre al 31 Gennaio
• la caccia alla lepre fino al 7 Dicembre,solo nelle aree recintate fino al 31 Gennaio
• la caccia al fagiano dal 20 Settembre al 31 Gennaio
• la caccia agli ungulati inizia il 1 Agosto e termina il 15 Marzo
Il resto dell'anno si procede con le aree addestramento cani

Elisa Mazzei

giovedì 17 settembre 2009

A GALIGA, SULLE COLLINE DI FIRENZE AL RIPARO DI MONTEGIOVI.


Azienda Agrituristica Venatoria - Fattoria di Galiga


L’Azienda Agrituristico Venatoria Galiga, dei Fratelli Grati; si trova sulle colline di Firenze. Non c’è cacciatore fiorentino che non abbia almeno una volta calcato i suoi terreni. L’Azienda ha un vasto territorio dall’habitat eccezionale, qui è possibile cacciare fagiani, starne, pernici,quaglie,lepri e poi anche cinghiali,caprioli,daini, mufloni e nel vicino lago germani,non è raro sentire fagiani, starne,pernici chiamarsi per rimbrancarsi sui poggi o nelle piagge. I terreni sono quelli tipici della collina toscana, mai troppo impegnativi da affrontare se si ha un minimo di allenamento, e comunque sono disponibili zone anche più comode per chi magari è un po’ più in là con gli anni ma non ha ancora voluto appendere la doppietta al chiodo. Qui abbiamo un panorama da mozzafiato che è il sogno di ogni cacciatore cinofilo per la bellezza della natura e l’ampiezza del campo visivo consente di seguire l’azione del cane anche a distanza. A Galiga è possibile trovare la vera selvaggina, abituata a difendersi e in grado di impegnare anche i cani più esperti. Dai Fratelli Grati si parla ancora con cacciatori che credono nei veri valori della caccia, nella sua tradizione e nella sua cultura. La Sig.a Bianca Grati Vi darà il benvenuto e sbrigherà rapidamente le pratiche burocratiche. La famiglia Grati inoltre produce un ottimo Chianti Rufina e altrettanto l’Olio Extra Vergine di Oliva.

Elisa Mazzei