martedì 1 dicembre 2009

LA CACCIA ED IL CANE

L’uomo che andava a caccia da sempre è stato accompagnato dal cane, ne sono testimonianza diversi reperti rupestri . Già nell’età del ferro venivano distinti in due grandi famiglie: il canis segulius europeo ed il canis vertragus orientale, entrambi seguivano la preda fino a quando il cacciatore riusciva a farla sua. Solo in tempi recenti sono stati formati cani secondo un canone estetico, nell’antichità erano le attitudini alla caccia le caratteristiche principali di ricerca. Ecco così che gli antichi Romani distinguevano i cani celeres che rincorrevano la selvaggina, i pugnaces che bloccavano ed attaccavano la preda ed i sagaces che trovavano la preda con il fiuto. Solo nella metà del XVI secolo si trovò una distinzione riguardante le caratteristiche generiche dei cani ad opera dell’inglese dott. Caius che scrisse il De canibus britannicus. Nasceva la prima classificazione ufficiale delle razze canine conosciute in Inghilterra. Fu poi la Francia che sviluppò nei secoli seguenti una scuola di cinegeti che svilupparono altre teorie sulla suddivisione delle razze. Si ricordano Buffon, Cuvier, Dechambre per la classificazione, ancora valida, delle razze canine secondo la morfologia della testa.

Tratto da Il grande libro dei cani da caccia.Le specie, la prima educazione, l’addestramento, le cure.., Giovanni De Vecchi Editore S.P.A., Milano, 2008

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