Diana, nella mitologia romana, è la dea della caccia (corrispondente alla graca Artemide).
Il suo culto è di origine italica, fu infatti una delle principali divinità della Lega Latina che si radunavano attorno al suo santuario. Una volta che Roma istituì la sua egemonia sul Lazio si annesse al culto di Diana erigendo un tempio in suo onore sull’Aventino. Nel culto privato era venerata dalle donne come protettrice dei parti, delle giovani spose ma fu dea anche dei cacciatori, degli agricoltori, della plebe e dei servi. Era considerata custode della verginità e della purezza e si rappresentava con la luna a causa della sua triformità, paragonata alle fasi lunari, in antitesi con la solarità, e la sua connessione con gli inferi ( cioè di giorno era Diana, di notte la luna e negli inferi Proserpina). Viene raffigurta come cacciatrice, vestita di lunghe vesti, arco e feretra. Diana è anche la stella che appare all’alba verso oriente ed il segnale che viene dato alle truppe all’alba, in marina è il turno che va dalle 4 alle 8 del mattino.
Elisa Mazzei
lunedì 14 dicembre 2009
LA MITOLOGIA DELLA CACCIA: DIANA
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