COMUNE MARRADI: caccia è presidio territorio
Odg approvato a unanimità da Consiglio
La caccia è un'attività di presidio del territorio. Lo sostiene il Consiglio comunale di Marradi che all'unanimità ha approvato un ordine del giorno a difesa dell'attività venatoria e del mondo rurale, nel quale si stigmatizzano le posizioni anticaccia del ministro Brambilla.
All'Amministrazione comunale si chiede di "continuare a promuovere e sostenere anche attraverso un'ulteriore campagna istituzionale la conoscenza e l'utilità delle attività rurali, caccia compresa, come peraltro già fatto in passato con l'organizzazione del convegno sulla caccia svolto nel Teatro degli Animosi lo scorso luglio".
Le attività rurali "non svolgono solo un primario ruolo economico ma ricoprono anche un importante valore sociale - sottolinea il Consiglio comunale -, che per chi lo vive diviene spesso uno stile di vita che lega al territorio e porta ad adoperarsi in prima persona e solitamente gratuitamente o addirittura a proprie spese ad occuparsi della gestione del territorio". Per il Consiglio comunale provvedimenti di abolizione o restrizione della caccia porterebbero "ricadute negative, anche per le zone e le attività rurali e quindi anche nella manutenzione della montagna, per la gastronomia, per tutta la filiera dell'allevamento e dell'agricoltura, per il controllo di alcune specie dannose e invasive che arrecano danni all'agricoltura e all'ambiente".
tratto da http://www.cm-mugello.fi.it
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venerdì 31 dicembre 2010
venerdì 11 dicembre 2009
SEMPRE PIU' LUPI NEL CENTRO-NORD
Le regioni centro-settentrionali sono sempre più popolate da lupi. In Emilia Romagna, tra Bologna e Piacenza, c’è chi parla di lupi metropolitani. Dal 2004, anno del primo avvistamento, i lupi si avvicinano sempre più ai centri abitati. Nessun allarmismo: non fanno altro che seguire le loro prede naturali. Un branco di dieci soggetti, due adulti e otto cuccioli, ha fatto la sua comparsa, la scorsa estate, nel Parco dei Gessi della Badessa alla periferia di Bologna. Trappole fotografiche predisposte in loco hanno prodotto foto e filmati unici. Il Parco dei Gessi pare sia stato eletto territorio del branco grazie alla vicinanza del campo di golf di Sassuolo, località gremita di caprioli. A recenti esperienze di wolf-howling hanno preso parte anche diversi cacciatori. «Dopo quei richiami - ricorda Matteo Carletti, studioso operante sull’Appennino tosco-emiliano - ho visto dei cacciatori commuoversi e abbracciarsi come bambini. Erano felici. Per loro era la conferma della qualità della loro natura… Non c´era solo il Canada, ora c´era anche l´Italia…».
Domenico Vigliotti
Tratto da http://www.ladeadellacaccia.it/
Domenico Vigliotti
Tratto da http://www.ladeadellacaccia.it/
domenica 18 ottobre 2009
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