venerdì 31 dicembre 2010

A MARRADI LA CACCIA E' PRESIDIO DEL TERRITORIO

COMUNE MARRADI: caccia è presidio territorio
Odg approvato a unanimità da Consiglio

La caccia è un'attività di presidio del territorio. Lo sostiene il Consiglio comunale di Marradi che all'unanimità ha approvato un ordine del giorno a difesa dell'attività venatoria e del mondo rurale, nel quale si stigmatizzano le posizioni anticaccia del ministro Brambilla.
All'Amministrazione comunale si chiede di "continuare a promuovere e sostenere anche attraverso un'ulteriore campagna istituzionale la conoscenza e l'utilità delle attività rurali, caccia compresa, come peraltro già fatto in passato con l'organizzazione del convegno sulla caccia svolto nel Teatro degli Animosi lo scorso luglio".
Le attività rurali "non svolgono solo un primario ruolo economico ma ricoprono anche un importante valore sociale - sottolinea il Consiglio comunale -, che per chi lo vive diviene spesso uno stile di vita che lega al territorio e porta ad adoperarsi in prima persona e solitamente gratuitamente o addirittura a proprie spese ad occuparsi della gestione del territorio". Per il Consiglio comunale provvedimenti di abolizione o restrizione della caccia porterebbero "ricadute negative, anche per le zone e le attività rurali e quindi anche nella manutenzione della montagna, per la gastronomia, per tutta la filiera dell'allevamento e dell'agricoltura, per il controllo di alcune specie dannose e invasive che arrecano danni all'agricoltura e all'ambiente".

tratto da http://www.cm-mugello.fi.it

mercoledì 24 novembre 2010

LA REGIONE TOSCANA CONTRO I LUPI

Grosseto, 17 novembre 2010 - Gli attacchi dei lupi si sono fatti più intensi nell'ultimo periodo: per questo la regione ha deciso di stanziare 100mila euro a sostegno degli allevatori. I finanziamenti serviranno per interventi straordinari per realizzare alcuni impianti che dissuadano i lupi e i cani inselvatichiti. Contemporaneamente saranno messi a vigilare su tutto i teritorio la polizia provinciale, questa decisione è stat presa in collaborazione con gli setti allevatori gli agricoltori e associazioni ambientaliste, finalizzati alla cattura degli animali. E' quanto annuncia oggi l'assessore regionale all'agricoltura Gianni Salvadori, di concerto con l'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini, sottolineando che quanto appare sulla stampa in questi giorni a proposito del lupo rappresenta bene la distanza fra chi abita in campagna e ci lavora, e chi abita in città : "Per l'allevatore e il lupo un problema in più di cui si fa volentieri a meno. Per il cittadino è un simbolo, la conservazione, la specie protetta per eccellenza. Il nostro compito di governo è di muoverci con equilibrio, preservando sia gli interessi del lavoro e dell'economia che gli equilibri ambientali, tutelati oltretutto da precise normative della Ue". "Siamo particolarmente soddisfatti - dichiara Enzo Rossi, assessore allo sviluppo rurale della Provincia di Grosseto - perchè la Giunta regionale e in particolare l'assessore all'agricoltura Gianni Salvadori hanno ascoltato il grido d'aiuto lanciato dalla Provincia di Grosseto e dai pastori del nostro territorio; e attraverso questo intervento straordinario si sono concretamente impegnati per arginare l'insostenibile fenomeno delle continue aggressioni agli allevamenti della provincia di Grosseto. Le risorse potranno essere utilizzate per dotare gli allevatori di dissuasori s onori e luminosi e consentiranno di attivare un piano straordinario per la cattura dei cani randagi".Gli studi e il monitoraggio costante che la Regione ha attivato in relazione a questo problema confermano che il lupo in crescita, stabilmente insediato sul territorio regionale. Dobbiamo imparare a conviverci. In Toscana stimata la presenza di circa 250 lupi, suddivisi in oltre 30 gruppi riproduttivi, oltre ad alcuni esemplari erratici.Un numero importante, considerato che si tratta di una specie con problemi di conservazione, ma non tale da provocare tutti i danni che emergono, anche in considerazione del fatto che la quasi totalità della dieta del lupo costituita da ungulati selvatici. La realtà che, oltre ai lupi, sul territorio sono presenti altri tipi di canidi predatori; per questo, in alcune zone, i pastori devono essere adeguatamente supportati e preparati per convivere al meglio con i predatori. L'analisi dei dati raccolti evidenzia che gli attacchi al bestiame hanno due picchi, uno in luglio/agosto, quando molti greggi vengono lasciati fuori la notte, e uno in settembre/ottobre, quando gli adulti insegnano ai giovani a cacciare. In questo caso gli attacchi sono anche diurni. Gli stessi dati dimostrano anche che circa la metà degli attacchi colpisce il 10 per cento degliallevamenti Diventa quindi indispensabile l'attivazione delle opere di prevenzione previste nei piani regionali in materia.

testo tratto da www.lanazione.it

giovedì 18 novembre 2010

DIZIONARIO DEI TERMINI DELLA CACCIA # 3

APODI: termine scientifico con cui si indicano gli uccelli che non hanno piedi atti a camminare come i rondoni.


Alcuni termini sono presi da un antico dizionario dei termini di caccia della lingua italiana di P.Farini, ecco il motivo dell'italiano arcaico.

mercoledì 17 novembre 2010

LA CACCIA SE LA CONOSCI LA RISPETTI


Abbiamo sempre pensato che molte delle incomprensioni che riguardano il mondo della caccia e dei cacciatori siano dovuti ad una mancata conoscenza sia delle norme vigenti in Italia ed in Europa che del mondo rurale. Uno dei motivi per cui nasce questo blog è proprio il desiderio di creare una finestra su di una realtà ignota ai più. Malcostume, crediamo, di noi italiani è poi parlare senza conoscere un argomento pensando di seguire i nostri sentimenti e poco i fatti concreti che ci circondano. Ecco che ci sembra doveroso, nel nostro microcosmo, dare voce a questa campagna divulgativa sull'attività vanatoria in Italia, perchè nel Nostro Paese la caccia selvaggia non esiste! La potete trovare oggi sul Corriere della Sera ed anche il 23 Novembre mentre sulla Gazzetta dello Sport il 20 e 23 Novembre.


Elisa Mazzei

venerdì 12 novembre 2010

NUOVI CONFINI PER IL PARCO DELL’APPENNINO TOSCO EMILIANO

Sono stati ampliati i confini del Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano: il decreto, firmato lo scorso agosto dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, entrerà in vigore da domani, mercoledì 10 novembre. In Lunigiana una parte del Comune di Bagnone è stata inglobata nell’area preclusa alla caccia; lo stesso dicasi in Emilia Romagna per Monchio delle Corti e 4 nuovi borghi appenninici (Compione, Camporaghena e Torsana in Lunigiana e Sologno nel reggiano).A comunicarlo è il Comitato di gestione dell’Ambito Territoriale di Caccia 13 della Provincia di Massa Carrara che invita i cacciatori apuo-lunigianesi a fare attenzione e a rispettare i nuovi limiti geografici di non cacciabilità per tutte le specie. “Raccomandiamo ai cacciatori - ricorda l’Atc 13 - di informarsi preventivamente sulle aree dove non si può più cacciare e dove invece, la caccia è possibile”. Per informazioni, aggiornamenti e modulistica, visitare il sito www.atcms13.it .A.B.

Tratto da http://www.ladeadellacaccia.it/index.php/nuovi-confini-per-il-parco-dell%e2%80%99appennino-tosco-emiliano-7167/

giovedì 11 novembre 2010

A CACCIA CON IL FALCO


La falconeria è una delle più antiche pratiche della caccia tanto da essere difficile datare il su inizio, quel che è certo è che nel Medioevo l’uso dei rapaci era riservato alle fasce sociali più importanti. Infatti il falco è un animale alto ed aggressivo così da risultare perfetto status symbol del nobile. Ogni gradino della scala sociale aveva il suo rapace di riferimento: l’imperatore aveva l’esclusiva dei falconi più nobili come l’aquila reale, il falco pellegrino mentre le altre classi nobili potevano usare i lanari, gli astori ed le nobildame ed i prelati i piccoli rapaci. Fino all' Età Moderna è stato protagonista del costume, della politica e del mondo culturale( vengono scritti trattati scientifici, è presente in molte opere di letterature e nella stipula dei trattati, nelle doti..). La falconeria era quasi scomparsa prima della Prima Guerra Mondiale ma già dopo la seconda Guerra Mondiale alcuni appassionati cominciarono a diffonderla nuovamente, in questi ultimi anni sta rinascendo anche grazie all’approccio diretto che il pubblico può avere con le svariate rievocazioni storiche, feste medioevali etc.. La cosa che più affascina è la sfida che l’uomo intraprende nell’allevare il rapace, il rapporto tra i due ha infatti un fascino indiscusso: una volta lanciato il falco vola libero in cielo e può decidere se tornare o meno nelle mani del cacciatore oppure scegliere la libertà. Per costruire questo rapporto basato sulla fiducia l’uomo dovrà dedicarsi al rapace con costanza e determinazione rinunciando di certo a molto tempo libero. Per chi si vuole approcciare a quest’ antica ars venandi ci sone delle associazioni di falconeria che organizzano corsi per diventare falconiere.


Elisa Mazzei
fotografia di Elisa Mazzei

domenica 31 ottobre 2010

IL MINISTRO GALAN E LA CACCIA

"La caccia, come e’ noto, e’ qualcosa di piu’ di uno sport e non e’ assimilabile a un passatempo svolto ‘con arroganza’ allo scopo ‘di uccidere animali indifesi”’. Cosi’ il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, ribadisce la sua posizione favorevole alla caccia dopo la proposta del ministro Brambilla di abolirla. ”Nella caccia, nella vera caccia – aggiunge Galan – c’e’ l’ amore per natura e la tutela di tutto cio’ che ad essa appartiene ad iniziare proprio dalla fauna”.

tratto da http://www.cacciapassione.com/notizie/1135-ministro-galan-dalla-parte-dei-cacciatori-italiani.html

venerdì 29 ottobre 2010

I CACCIATORI CURANO I PARCHI URBANI

Esiste a Prato un progetto per la sicurezza urbana in collaborazione con la polizia municipale e le associazioni venatorie come Italcaccia, Federcaccia, Arcicaccia e Liberacaccia che vede coinvolti 70 volontari che hanno effettuato 330 servizi di controllo nel 2010 ancora in corso. Vi.Ve(Vigilanza Verde) è approvato dall' Assesorato alla sicurezza urbana e si occupa delle problematiche comuni dei parchi pubblici: attraversamento con i diversi mezzi di locomozione, abbandono dei rifiuti etc.. ma l'aspetto da non sottovalutare è che la presenza in fasce orarie differenti garantisce un controllo su territori spesso abbandonati permettendo l'arresto di alcuni spacciatori e delinquenti. Notevole è il riscontro che questa operazione ha riscontrato nei cittadini tanto che al forum italiano sulla Sicurezza Urbana, attraverso l'iniziativa "100 città per la sicurezza" verrà illustrata l'esperienza pratese. Speriamo che i fondi per questa lodevole iniziativa possano essere stanziati anche per il 2011 e che possa essere di esempio ad altre realtà.

Elisa Mazzei

mercoledì 27 ottobre 2010

PIERINO ED IL LUPO

Dalla poesia musicale del musicista russo Sergej Prokofiev che insegna come riconoscere gli strumenti musicali facendoli interpretare un personaggio della storia. La trama racconta di come il giovane Pierino riesca a catturare un terribile lupo con l'aiuto dei suoi amici animali. Ho postato una parte dell'interpretazione che ne fece Walt Disney.. Buona visione buon ascolto!

Elisa Mazzei

mercoledì 20 ottobre 2010

DIANA A GALIGA




Nel numero di Diana, la Natura la Caccia di Ottobre sei pagine dedicate alla nostra attività.
Buona lettura!

Elisa Mazzei







































































giovedì 14 ottobre 2010

DANTE E LA CACCIA

Come oggi mi è stato decantato da un gentile cacciatore il nostro amato Dante più volte parla di caccia nella Divina Commedia, ecco alle vostre rimembranza un passo:

Noi eravamo ancora al tronco attesi,
credendo ch'altro ne volesse dire,
quando noi fummo d'un romor sorpresi, 111

similemente a colui che venire
sente 'l porco e la caccia a la sua posta,
ch'ode le bestie, e le frasche stormire. 114

Inferno, Canto XIII

Naturalmente il porco all'epoca era il nome che veniva usato per il cinghiale. Ecco quindi descritta la caccia alla posta in epoca medioevale, salvo la lingua oggi si potrebbe descrivere in maniera analoga. Nonostante i secoli trascorsi!


Elisa Mazzei

giovedì 7 ottobre 2010

GLI ITALIANI E LA CACCIA




A sorpresa i cacciatori italiani sono giovani compresi nella fascia tra i 25 ed i 34 anni, l’indagine demoscopica voluta da CNCN ( Comitato Nazionale Caccia e Natura) e FACE ITALIA (Federcaccia, Liberacaccia, AnuuMigratoristi, Enalcaccia) ha svelato così lati inediti dei nostri connazionali riguardo il tema caccia. Si scopre inoltre che la maggioranza degli italiani non è contraria all’attività venatoria che però vorrebbe regolamentata, sono però un numero molto alto gli italiani che ignorano le rigide normative nazionali in materia. Per un quadro più approfondito consigliamo una visita alla pagina http://www.ladeadellacaccia.it/index.php/astra-ricerche-caccia-2010-6470 dove potrete trovare la presentazione della ricerca “Gli italiani e la caccia . Se la conoscono non la temono”. Buona lettura!


Elisa Mazzei

martedì 5 ottobre 2010

FIRENZE SI SCOPRE RURALE

Non vorremmo essere insistenti ma ci sembra doveroso parlare ancora un pò di Ruralia alle Cascine conclusasi Domenica per l'incredibile successo di pubblico, oltre ogni ottimistica previsione, si stimano infatti 100.000 presenze per quella che non è una fiera mercato ma un modo per entrare in contatto con un mondo che i più pensano estinto ma in realtà vivo nelle nostre campagne. Così come si è espresso l' Assessore provinciale all' Agricoltura Pietro Rosselli, già si pensa all'edizione del prossimo anno.

Elisa Mazzei

martedì 28 settembre 2010

RURALIA AL PARCO DELLE CASCINE

Lieti di ricordare a tutti che in questo fine settimana si svolgerà Ruralia, manifestazione patrocinata dalla Provincia di Firenze e dalla Regione Toscana, presso il parco storico delle Cascine a Firenze nei giorni 1,2,3 Ottobre. Numerose sono le attività previste in questa prestigiosa cornice cittadina studiate per chi conosce la natura, per i curiosi, per i bambini e chi è cresciuto, per chi si vuole affacciare al mondo delle nostre campagne per non farlo scomparire. Per vedere il programma http://www.ruraliafirenze.com/

Elisa Mazzei

mercoledì 22 settembre 2010

I SENSI DELLA CACCIA

Al buon cacciatore non sfuggano le notizie che ci arrivano da una ricerca inglese ( pubblicate sul Corriere della sera del 21 Settembre 2010)che sottolinea come molte specie animali hanno un modo di comunicare che non riguarda solo la vista. Ci sono infatti i rapaci notturni che per prendere di sorpresa i roditori hanno sviluppato un piumaggio particolare che non produce utrasuoni, i quali servono come comunicazione tra i roditori notturni. Gli uccelli poi hanno un recettore in più rispetto all'uomo che permette loro di vedere il blu, il rosso, il verde ed anche la luce ultravioletta. I conigli sono invece presbiti, cioè vedono bene da lontano e male da vicino e così via..grat

giovedì 9 settembre 2010

INTERSCAMBIO CACCIATORI REGIONI UMBRIA TOSCANA E MARCHE

CACCIATORI TOSCANII cacciatori toscani in possesso della residenza venatoria in un Atc umbro, possono cacciare in Umbria, nell’A.T.C. prescelto e a tutte le specie consentite, dal 1° giorno di caccia (1 settembre 2010).I cacciatori toscani iscritti ad un Atc umbro come ulteriore ambito possono cacciare in Umbria, nell’Atc prescelto e a tutte le specie consentite, dalla terza domenica di settembre.I cacciatori toscani dal 1° ottobre possono venire in Umbria a cacciare la sola selvaggina migratoria, per un massimo di 20 giornate, tramite la teleprenotazione gestita dalla Arsia toscana. Possono usufruire di tali giornate alla migratoria i cacciatori non in possesso dell’iscrizione all’Atc.CACCIATORI UMBRII cacciatori umbri che hanno la residenza venatoria in un Atc toscano e che hanno l’iscrizione come ulteriore ambito in un Atc umbro, possono cacciare in Umbria, nell’Atc prescelto ed a tutte le specie consentite, dalla terza domenica di settembre.I cacciatori umbri che hanno la residenza venatoria in un Atc toscano possono cacciare in Toscana dal 1° giorno di caccia previsto dal calendario toscano.I cacciatori umbri iscritti in un Atc toscano come ulteriore ambito possono cacciare in Toscana, nell’Atc prescelto ed a tutte le specie consentite, dalla terza domenica di settembre.I cacciatori umbri dal 1° ottobre possono andare in Toscana a cacciare la sola selvaggina migratoria, per un massimo di 20 giornate, tramite la teleprenotazione gestita dalla Arsia toscana. Possono usufruire di tali giornate alla migratoria i cacciatori non in possesso dell’iscrizione all’Atc.I cacciatori umbri in possesso dell’iscrizione ad un Atc marchigiano possono cacciare nelle Marche nell’Atc prescelto e a tutte le specie consentite dal 19 settembre 2010.I cacciatori umbri che hanno la residenza venatoria in un Atc del Lazio possono effettuare l’apertura della stagione venatoria anche in umbria dal 1 settembre 2010 (in deroga alla lettera m) del calendario stabilita dalle province di perugia e terni).CACCIATORI MARCHIGIANII cacciatori marchigiani in possesso dell’iscrizione ad un A.T.C. umbro possono cacciare in Umbria nell’A.T.C. prescelto e a tutte le specie consentite dal 19 settembre 2010. Nella Regione Marche non esiste l’istituto della residenza venatoria.

tratto da www.ladeadellacaccia.it

martedì 7 settembre 2010

A CACCIA DI RIFICOLONE

Il 7 Settembre, per il calendario liturgico è la vigilia della natività di Maria. A firenze è ancora sentita la Festa della Rificolona, nata si crede nel Seicento quando la città si riempiva di contadini che venivano dal Casentino e dalla montagna pistoiese che riempivano la Piazza della santissima annunziata in attesa delle celebrazioni del giorno successivo. Il contado era anche spinto a partecipare alla fiera-mercato dei prodotti che si svolgeva in concomitanza nelle vie limitrofe la piazza. Era così che potevano vendere i prodotti del loro lavoro. Per illuminare il loro cammino usavano delle lanterne appese a bastoni. I cittadini si divertivano a scanzonare soprattutto le donne, soggetti di scherzi di ogni tipo. Col tempo questi divennero una tradizione tanto che si costruivano lanterne a immagine di goffe figure femminili accompagnate da un gran fracasso di campanacci, urla e dall'immancabile canto "ona, ona, ona ma che bella rificolona, la mia l'è con i fiocchi, la tua l'è coi pidocchi..". Una tradizione popolare molto sentita ancora a Firenze, tanto che anche quest'anno ogni quartiere organizza manifestazioni legate alla festa che si concluderanno domani con la rificolona sull'Arno.

lunedì 6 settembre 2010

CACCIA AGLI UNGULATI: IN TOSCANA IL TAR BOCCIA IL RICORSO DI LAC E LAV

Il Tar della Toscana ha respinto un ricorso di Lav e Lac sulla gestione degli ungulati in provincia di Firenze. Sono state accolte le argomentazioni di istituzioni, Ambiti territoriali di caccia, Federcaccia Toscana, Agricoltori. E' quanto riporta una nota di Federcaccia. ''Adesso e' possibile proseguire con nuova lena nell'attuazione della legge regionale, largamente condivisa'', ha detto il presidente di Federcaccia Toscana, Moreno Periccioli.


tratto da WWW.ANSA.it

mercoledì 1 settembre 2010

LA CACCIA COME GESTIONE TERRITORIALE

Nel comunicato stampa, apparso in questi giorni sul sito dell'associazione, l’ANUUMigratoristi e il suo Presidente Marco Castellani, hanno voluto comunicare con una nota inviata al mondo politico e ai principali media l'avvio della sua mobilitazione e le relative motivazioni. "La caccia in Italia viene presentata sempre e solo come un problema, mentre in realtà essa rappresenta una insostituibile risorsa per la collettività: una risorsa sociale, economica e soprattutto ambientale e di conseguenza la vera faccia della caccia oggi non è sufficientemente o per nulla conosciuta dalla politica, dalle Istituzioni, dai media e quindi dall’opinione pubblica". Questa la tematica cui ruota la denuncia di Anuu che ancora una volta intende mostrare che la caccia è in realtà una grande passione oltre che un importante strumento di gestione del territorio, dell'ambiente e del patrimonio faunistico. Castellani ha quindi aggiunto "ho voluto evidenziare bene a tutti che i cacciatori italiani non scendono in piazza per chiedere soldi, come invece fanno gli ambientalisti, ma ci mettono i loro, versando annualmente a Stato e Regioni qualcosa come circa mezzo miliardo di euro! Ho voluto precisare bene che i cacciatori italiani scendono in piazza solo per far conoscere a tutti la vera faccia della caccia, solo per chiedere rispetto e di poter godere degli stessi diritti e degli stessi doveri dei loro colleghi europei grazie a una nuova legge che, finalmente, corregga le storture di quelle attuali e ad un sistema istituzionale, Regioni, ISPRA E TAR compresi, che finalmente sappia svolgere il proprio ruolo in modo oggettivo, bandendo ogni forma di prevenzione e strumentalizzazione della materia, salvaguardando - nel pieno rispetto delle direttive comunitarie - le cacce tradizionali del nostro Paese così come tranquillamente già avviene in tutta Europa".

tratto da www.cacciaepesca.tv

mercoledì 4 agosto 2010

A CACCIA DI AFORISMI

Non si dicono mai tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia.
Otto von Bismarck

domenica 1 agosto 2010

STAGIONE VENATORIA 2010-2011

La giunta della Provincia di Firenze ha approvato il nuovo calendario venatorio per la stagione 2010_2011. La data di apertura è stata confermata la terza domenica di Settembre, cioè il 19 eccezion fatta per la caccia di selezione che inizierà il 1 Agosto. E’ stato esteso il periodo di caccia agli ungulati per ovviare ai sempre maggiori danni all’agricoltura che essi causano per una caccia che esaurisce le eccedenze di un territorio tutelando le attività agricole e la sicurezza stradale. La caccia al fagiano nelle Aziende Agrituristico Venatorie è confermata dal 19 Settembre al 31 Gennaio. Per ulteriori informazioni consigliamo la lettura integrale del calendario venatorio:

http://www.provincia.fi.it/fileadmin/assets/Agricoltura_caccia_e_pesca/calendario%20approvato%202010_2011.pdf

giovedì 8 luglio 2010

I CONSIGLI DEL VECCHIO CACCIATORE #2

IL VESTITO DEL CACCIATORE

Il vestito del caciatore deve essere semplice e comodo, non pesante nè impacciante i liberi movimenti delle membra. Preferibile è ancora il nostro vecchio e classico abito alla cacciatora, di stoffa di filo per l'estate, di fustagno e di velluto di cotone per l'autunno e per l'inverno fornito di poche tasche esterne. In generale nella giacca bastano due tasche laterali, ampie e profonde fino all'orloinferiore di essa e chiuse da alette con bottone. Due tasche sul petto in avanti delle ascelle, più strette delle precedenti, ma profonde anch'esse provviste di alette con bottone; grande tasca formante il carniere, in corrispondenza deli reni accessibile da due aperture longitudinali. Internamente tasche a piacere.

Tratto da I consigli del vecchio cacciatore, Milano, Il cacciatore italiano, via Bagutta 6

martedì 29 giugno 2010

LA MODA DA CACCIA

Mercoledì 30 Giugno 2010 alla Galleria di Palazzo Medici Riccardi si svolgerà l'evento ".. a proposito del Panno Casentino" organizzato dal Corso di Laurea in progettazione della moda dell' Università di Firenze in collaborazione con il CNA Firenze. Il resonsabile dell' evento è il prof.arch. Alessandro Ubertazzi ed i suoi collaboratori i docenti archh. Elisabetta Benelli, Francesca Filippi e Benedetta Terenzi. Tanti i progetti presenti che spaziano dai vestiti al design di mobili e gioielli, occhiali... In particolare a noi vicino è il progetto del marchio Vittoria Amasino, accessori da donna ispirati al mondo della caccia. L'evento è su invito, sono previste cinquecento persone circa.

lunedì 28 giugno 2010

FRANCIA: CHI OSTACOLA LA CACCIA COMMETTE UN REATO


È di questi giorni la notizia che la Francia ha introdotto nel suo ordinamento il reato di ostruzionismo alla caccia, mirato a colpire chiunque in modo deliberato e organizzato cerchi di impedire il regolare svolgimento dell’azione di caccia.“Siamo o non siamo in Europa - ha commentato in proposito il Vicepresidente nazionale FIdC Lorenzo Carnacina - Il Ministro dell’ambiente francese difende la caccia con una apposita legge che penalizza chi cerca di ostacolarla in quanto attività legittima e consentita espressamente dalla legge.


tratto da http://www.ladeadellacaccia.it/index.php/francia-chi-ostacola-la-caccia-commette-un-reato-5522/

giovedì 24 giugno 2010

QUAGLIE IN UMIDO

Dal libro di ricette VECCHIA BRIANZA IN CUCINA

burro ed olio
pancetta tritata
erbe aromatiche (salvia, timo, maggiorana, pochissimo ginepro e lauro)
vino bianco secco

Pulire e spennare le quaglie, mettere al loro interno sale,pepe,un pò di erbe aromatiche con la pancetta tritata infarinarle. Rosolate olio e burro e fare colorire le quaglie, bagnatele con vino bianco, salare, coprire e fare cuocere a fuoco moderato per 20 minuti. Se accompagnati da polenta abbondare in grassi e aggiungere all'olio ed al burro rosolati un pò di pancetta.

SAN GIOVANNI


Quando Firenze divenne totalmente cristiana scelse il suo Patrono San Giovanni, simbolo della rettitudine morale e della correttezza politica a cui aspirava il buon governo della città. La nascita del santo, 24 Giugno, viene celebrata in modo partecipativo dai cittadini e sono organizzati festeggiamenti ufficiali, un tempo momento celebrativo della potenza di Firenze. Le strade venivano ripulite ed addobbate con panni stesi alle finestre per ricevere degnamente la processione delle reliquie ed esibire la ricchezza della città. Oggi i festeggiamenti sono più contenuti di un tempo e si terrà la finale del calcio storico fiorentino in piazza S. Croce (Azzurri contro Bianchi) alle 19 aperta dagli Bandierai degli Uffizi e dalle 22 i fochi.

lunedì 14 giugno 2010

DE ARTE VENADI CUM AVIBUS



Scritto da Federico II di Svevia tra il 1240-1250 in lingua latina è un manuale per l’allevamento dei rapaci nel quale tratta di nutrizione, medicina ed addomesticamento degli stessi. Nel Medioevo la caccia con i falchi era una dichiarazione di appartenenza ad un alto rango delle classi sociali. Il trattato è però un opera incompiuta a causa della prematura morte di Federico. Nello scritto il sovrano eleva l’arte venandi cum avibus a filosofia di vita. Infatti quando il giovane divenne re fu addestrato, come costume, ad ogni tipo di caccia compresa la falconeria, trovando numerose lacune nei testi della sua gioventù volle porvi rimedio scrivendo di suo pugno un trattato. La considerò la più alta espressione della caccia e ne subì il fascino per tutta la vita tanto da spendere ingenti capitali per i suoi animali quanto per i falconieri che lo seguivano ovunque andasse ed anche per la costruzione delle sue residenze e riserve di caccia personali. Cioè luoghi in cui poter compiere le esibizioni di grandi cacciate per compiacere la sua posizione da una parte e dall’altra esprimere il suo potere.

giovedì 3 giugno 2010

QUAGLIA ALLA FIORENTINA

Dopo le delizie della cucina francese ci sembra doveroso proporvi un tipico modo di cucinare la quaglia della cultura culinaria fiorentina.. insomma vi proponiamo ad una gara gastronomica, a voi il divertimento!

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
-8 quaglie
-8 fettine di pancetta
-50 gr burro
-mazzetto di aromi (prezzemolo,timo, alloro)
-vino bianco
-brodo
-8 fette di pane
-olio di oliva
-sale e pepe q.b.


Pulire le quaglie, pepate e salate il loro interno quindi fasciate i petti con le fette di pancetta. Fermate con uno spago che servirà anche per unire le cosce al corpo. Posizionatele in una casseruola di coccio con il burro, 3 cucchiai di olio ed ilmazzetto di aromi e fate rosolare bene a fiamma viva.
Quando saranno ben colorite bagnatele con il vino e quando sarà evaporato totalmente proseguite la cottura aggiungendo un pò di brodo ogni tanto.
Quando le quaglie saranno tenerissime togliete tutti gli aromi, slegatele e servitele con il loro sughetto ( se fosse troppo liquido addensatelo con della farina) su dei crostoni abbrustoliti ed invuppatevi velocemente nel brodo da una sola parte.

Si consiglia, con la cacciagione da penna vini corposi, dall'ampio bouquet, moderatamente invecchiati (3-4 anni): adatto è il Chianti Rufina.. naturalmente di produzione dei Fratelli Grati!
buon appetito!



ricetta tratta da Il libro della vera cucina fiorentina di Paolo Petroni, edizioni Il centauro, firenze 1994.

martedì 1 giugno 2010

PADELLE

Ahhh mi sei fuggito!
Meglio: quando ti prenderò la prossima volta sarai più grosso!!

venerdì 28 maggio 2010

SI AL TURISMO VENATORIO

Caccia in Umbria: Rosi (PDL) alla Brambilla, "Sì’ al Turismo Venatorio nella Regione Umbria".
Il consigliere regionale dell’Umbria Maria Rosi (Pdl) critica la presa di posizione contro la caccia del ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla. “A distanza di qualche giorno dalla ’boutade’ del ministro Brambilla - afferma Rosi in una nota - vorrei esporre una riflessione sull’argomento, ribadendo quello che e’ un concetto fondamentale, vale a dire che i cacciatori sono da sempre le vere sentinelle del territorio, sono coloro che monitorano le nostre campagne con attenzione, rispettando delle regole”. Sottolineando come “esiste un mondo economico dietro l’attivita’ della caccia”, Rosi sottolinea che la Regione Umbria e’ seconda solo alla Toscana per densita’ di cacciatori, e conta quasi 34 mila appassionati, che si stima producano un fatturato di quasi 50 milioni di euro.
“Insomma - conclude - in un momento di grande crisi, il turismo venatorio e’ il volano per rilanciare la nostra economia, per cui certe affermazioni, possono avere risvolti negativi.
Quindi, caro ministro, occupiamoci di sviluppare il turismo in Italia anche agevolando il turismo di casa nostra, e lasciamo stare la caccia e tutta la demagogia che c’e’ dietro, anche perche’ se no dovremmo diventare tutti vegetariani”.

Tratto da www.cacciapassione.com

giovedì 27 maggio 2010

domenica 23 maggio 2010

RURALIA 2010

Dal 21 al 23 maggio la XIVesima edizione della rassegna agricola. Tante le curiosità: una mostra di piante carnivore, tiro a piattello laser e un’attenzione particolare all’zafferano e a “un pipistrello per amico”. Sabato 22 esercitazione antincendio con l’elicottero della Regione. Farmer-market, esibizioni canine nel Parco Mediceo di Pratolino, convegni e mostre
Maggio a Pratolino significa “Ruralia”: una grande rassegna agricola che ogni anno ripercorre la storia delle colline di Firenze e del suo territorio, le usanze, i sapori tipici e quelli più esotici, indagando al tempo stesso anche le novità legate all’allevamento e alla filiera dell’agricoltura.L’iniziativa, che nel 2010 giunge alla quattordicesima edizione, è fissata per venerdì 21, sabato 22 e domenica 23 maggio, negli spazi del Parco Mediceo di Pratolino e di Villa Demidoff.Tanti, tantissimi gli appuntamenti in calendario, che rendono Ruralia una tre giorni dedicata ad un pubblico molto variegato: le famiglie e i gruppi di amici possono divertirsi tra uno spettacolo equestre e la caccia al tesoro ambientale, oppure degustando e scegliendo i prodotti del farmer market, mercatino del prodotti tipici a chilometro-zero, o ancora, provando l’ebbrezza della mungitura o del tree-climbing. Chi ha voglia di vedere cose inusuali può soffermarsi alle mostre dedicate alle piante carnivore – una delle grandi novità dell’edizione 2010 – o ai rettili italiani ed esotici, grazie agli esperti del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze, del Dipartimento di Biologia Evoluzionistica dell’Università di Firenze e della Fondazione Paolo Malenotti, che illustreranno la biologia degli animali esposti e risponderanno alle curiosità di grandi e piccini.Gli addetti ai lavori e il grande pubblico interessato alle vicende del mondo rurale al mondo agricolo si appassioneranno ai momenti di dibattito, come sempre organizzati nell’ambito di Ruralia: si comincia venerdì 21 maggio con I metodi ecologici adottati dalla Provincia di Firenze. Le esperienze per una convivenza possibile tra le attività agricole e zootecniche e la fauna selvatica (Sala Rossa, ore 15) e con La cultura dello zafferano attraverso la storia, i coltivi, la cosmesi, la cucina (Locanda, ore 16.30), convegno molto particolare al termine del quale si potranno anche degustare ricette a base di zafferano. Attireranno l’attenzione di molti anche i più bizzarri seminari dedicati a Le tecniche di base per la coltivazione delle piante carnivore (sabato 22 maggio, Paggeria, ore 16.00) e a Bat box. Un pipistrello per amico (domenica 23 maggio, Locanda, ore 15.00).Appuntamento con il volontariato e la protezione civile sabato 22 maggio, giorno in cui è in programma una grande esercitazione-dimostrazione di tecniche antincendio con l’elicottero della Regione Toscana (prato retrostante la Paggeria, dalle 11.30 alle 13.00), oltre al convegno su Incendi boschivi: il volontariato come risorsa fondamentale nell’attività di lotta e prevenzione (Sala Rossa, ore 10.00).L’inaugurazione di Ruralia, organizzata con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana, è fissata per venerdì 21 maggio, alle 12.00. Partecipa l’Assessore all’Agricoltura Pietro Roselli.

tratto da: www.provincia.fi.it

lunedì 17 maggio 2010

I CONSIGLI DEL VECCHIO CACCIATORE #1

IL CANE SULLA QUAGLIA

Per la caccia alle quaglie ci vuole un cane di gran naso; più il nostro amico avrà un olfatto potente e più le probabilità di successo saranno grandi. Per mio conto non esito a dichiarare che la bontà del naso del cane si misura sulla quaglia. E ciò in primo luogo per trovarle dove ci sono, poi per non perderle una volta trovate, cosa non facile per poco che la quaglia conosca il suo alfabeto. Il cane poi, anche di gran naso, non potrà dare un buon rendimento che dopo aver cacciato parecchio le quaglie ed aver imparato a comportarsi diversamente a seconda del terreno di caccia.

Tratto da I consigli del vecchio cacciatore, Milano, Il cacciatore italiano, via Bagutta 6

domenica 16 maggio 2010

venerdì 14 maggio 2010

PATRONA TOSCANA

Il 15 Maggio si celebra la Festa della Madonna di Montenero, patrona della Toscana con un pellegrinaggio al Santuario, posto nelle colline livornesi. La storia narra che il 15 Maggio 1345, giorno di Pentecoste, un pastore storpio trovò l’immagine miracolosa ad Ardenza ( dove oggi sorge la Cappella dell’Apparizione) e la portò a Montenero, sul promontorio. E’ certo che attorno al 1340 gli abitanti di Livorno avevano un culto autonomo di immagini sacre osteggiato dalle autorità. Davanti a queste ostilità alcune immagini possono essere state nascoste ad esempio lungo il torrente Ardenzio, il pastore allora la portò sul monte presso qualche eremita. La fama dell’immagine miracolosa ebbe rapida diffusione e si costruì prima un tabernacolo, poi una chiesa ed infine un monastero. L’immagine, attribuita ad un pittore greco, è ancora all’interno del Santuario i cui custodi sono dal 1790 i monaci Vallombrosiani. Il 15 maggio 1947, Papa Pio XII la proclamò UNIVERSAE TUSCIAE PATRONA.

venerdì 7 maggio 2010

LA PERNICE E LA CACCIA

Secondo i racconti di Plinio la pernice è un animale pronto al sacrificio, infatti quando sente avvicinarsi al nido il cacciatore, la fammina che ha deposto le uova corre ai suoi piedi fingendo di essere appesantita ma quando sta per essere presa incomincia a correre o compie un piccolo volo e nuovamente parte alla fuga. Per condurre lontano dal nido l'intruso. Quindi attenti a non farvi ingannare dalla vispa pernice!

Elisa Mazzei

IL MAGGIO DELLA QUAGLIA

La prima domenica di Maggio si festeggia a Siracusa la festa Re Quagghie con la statua di Santa Lucia esposta in processione ai fedeli dal Duomo alla Badia di Santa Lucia e prima di raggiungere
il nuovo rifugio vengono liberate le quagghie. La grande festività siracusana nasce da un evento del 1646 quando la città venne colpita da una carestia eccezionale e si temeva la sopravvivenza della stessa. Non sapendo che fare l’immagine della Santa venne esposta alle pubbliche preghiere. Si racconta che una grandissima copia di quaglie venne a cadere sulla marina e nelle vie di Siracusa. Cadevano stanche per il lungo viaggio che i siracusani non avevano mani a sufficienza per raccoglierle. Ci sembra doveroso ricordare in quest’occasione che un’isola vicinissima alla costa apparteneva per tradizione a Siracusa ed è Ortigia ( da ortix, quaglia) il cui tempio più antico era dedicato ad Artemide considerata tra le altre cose colei che tutelava la luce dagli occhi.

Elisa Mazzei

Così come narra Giuseppe Pitrè in Feste patronali in Sicilia, edizione anastatica, Firenze 1979

QUAGLIE IN PASTA


La ricetta è ripresa dal film, vincitore di Oscar, IL PRANZO DI BABETTE di Gabriel Axel 1987 che lo rese celebre. Lo chef in realtà prepara un piatto di origine toscana, arrivato in Francia con Caterina de’ Medici che trasferitasi a Parigi in sposa di Enrico di Valois, poi Re di Francia, si portò in dote denaro ed i migliori cuochi della Firenze cinquecentesca. E’ grazie a lei che la cucina francese si è arricchita di temi gastronomici di tipica matrice toscana, un caso tipico sono le quaglie in pasta.

Les cailles en sarcophage


Ingredienti ( quattro persone)
4 quaglie disossate 75 g di fegatini di pollo tagliati a pezzetti50 g di champignons freschi tritati1/4 di scalogno tritato60 g lardo a cubetti50 g di burrosale e pepeun pizzico di timo1/2 bicchiere di vino bianco4 fettine di lardo1 piccolo tartufo nero tagliato a lamelle4 vol au vent abbastanza grandi da contenere una quaglia (si fanno fare dal panettiere)2 cucchiai di madera1 bicchiere di brodo


Preparate in una padella capiente un po’ di burro ed di lardo, fare dorare e poi metterlo in un piatto a parte. Nella padella fare saltare i fegatini e poi aggiungere il resto del lardo, aggiungere lo scalogno, gli champignon, il timo, il sale, il pepe e così fate saltare per un paio di minuti. A questo punto togliere i fegatini e diluire con il vino bianco e cuocere qualche minuto a fuoco basso ricordando di mescolare sempre. Versate il succo così preparato sui fegatini e frullate aggiungendo il burro. Fare raffreddare il composto e successivamente riempirne le quaglie e posizionatevi sopra due fettine di tartufo nero. Avvolgete le quaglie per ridarle la loro forma originaria avvolte ognuna con una fetta di lardo. In una pirofila imburrata infornara a 200 gradi per 15 min. circa. Una volta cotte diluire il fondo di cotture con il madera ed il brodo. Adagiare ogni quaglia su di un vola u vent, bagnare con la salsa ed infornare per 5 min.

lunedì 19 aprile 2010

Cinghiali in Provincia di Pisa: Con il Controllo Venatorio sui Cinghiali, 60% di danni in meno.

Da due anni la Provincia di Pisa ha messo in atto un programma di controllo e contenimento di cinghiali, responsabili della maggior parte dei danni all'agricoltura. I dati resi noti in questi giorni hanno ampiamente dimostrato il successo di questi provvedimenti che hanno ridotto le spese del 60%: dai 180mila euro del 2007 si è passati ai 70mila del 2009.Un Piano strordinario di Controllo delle squadre di caccia ha affiancato, durante questi due anni, la gestione ordinaria della specie ad opera degli ATC con all'attivo 1228 interventi contro 529 dell'anno passato.
Come ha infatti dichiarato Giacomo Sanavio, assessore alla difesa della fauna, "le misure di gestione ordinaria e straordinaria adottate dalla provincia di Pisa si sono basate da una parte, sulla necessità di intervenire per prevenire e risolvere le situazioni di conflitto con metodologie efficaci ed adatte alle condizioni ambientali del nostro territorio, attraverso gli strumenti attuabili ai sensi dell'art. 37 della Legge regionale 3/94. La novità delle misure adottate e la necessità di costruire sinergie e collaborazioni tra vari soggetti non ha impedito di raggiungere, fin dal primo anno, dei buoni risultati".

tratto da http://www.cacciapassione.com/

lunedì 12 aprile 2010

LA CACCIA DEL PANANTI

Le aste, i fischi, le reti, gli zimbelli,
le furberie, le belle prese io canto,
che sono al tempo che passan gli uccelli
dal polo dell’equatore, a giovan tanto,
dando sì pronto, e a così piccol costo
un amabile spasso, e un buono arrosto.

Così canta della caccia Filippo Pananti,poeta nato a Ronta nel Mugello nel 1766, nel Preambolo al poemetto didascalico “Il Paretaio” datato 1801. Fu educato in collegio a Pistoia, poi si laureò in giurisprudenza a Pisa ma la sua avversione per l’arte legale lo portò a girovagare per l’Europa. Girò la Francia, la Spagna l’Olanda e l’Inghilterra. Dopo un soggiorno londinese durato 10 anni decise di imbarcarsi per la Sicilia con in mente un viaggio per la Grecia e nel Levante ma vanne rapito dai pirati algerini e solo grazie al console britannico liberato. Una vita quindi movimentata e cosmopolita ma nei suoi versi possiamo sempre cogliere lo spirito arguto e scanzonato dei toscani.

Elisa Mazzei

sabato 10 aprile 2010

Exa 2010




Dal 10 al 13 Aprile si terrà al Brianza Expo Fiera di Brescia Exa 2010 con il Patrocinio del Ministero degli Interni che conferma l’importanza nazionale della manifestazione.
E’ infatti il più importante salone per le armi sportive e da caccia che conta con quella di quest’anno 29 edizioni. Un evento importante che rappresenta il distretto della Valtrompia che copre il 50% della produzione mondiale di armi sportive, uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy. A Brescia non si parlerà solo di armerie ma anche di importanti novità riguardanti le ottiche, l’abbigliamento,le calzature,oggetti artistici, turismo venatorio ed uno speciale gemellaggio con la mostra “Inca,origini e misteri della civiltà dell’oro”.






Elisa Mazzei

lunedì 5 aprile 2010

LE RISERVE DI CACCIA

La costituzione delle riserve di caccia in Italia si ha con la legge 1420 del 1923 "Provvedimenti per la protezione della selvaggina e l'esercizio della caccia". Il testo, prima legge unitaria sulla caccia, stabilisce che le proprietà del Demanio forestale dovevano considerarsi bandite di rifugio e ripopolamento della selvaggina stanziale. Vi si trovano anche i mezzi stabiliti per la caccia e l'uccellagione proibendo quelli distruttivi ed insidiosi. La legge infatti regolamenta la protezione della selvaggina, l'esercizio della caccia, la vigilanza, le sanzioni amministrative ed istituiva il registro delle associazioni dei cacciatori presso il Ministero dell'agricoltura.

mercoledì 31 marzo 2010

LEPRE MARZOLINA O LEPROTTO BISESTILE

La Lepre Marzolina è un personaggio che Lewis Carroll descrive in Alice nel paese della meraviglie come lo svitato amico del Cappellaio Matto( nella traduzione italiana è il Leprotto Bisestile). In Inghilterra vi è infatti un detto radicato nella tradizione popolare “matto come una lepre marzolina” che si riferisce il comportamento stano che le lepri hanno durante il mese di Marzo in cui comincia per loro la stagione degli amori. Allora gruppi di lepri inseguono l’esemplare femmina e prima che uno di loro la raggiunga si alzano in piedi e cominciano a prendersi a schiaffi come in un incontro di box. Se la femmina non è ricettiva caccerà nello stesso modo il maschio dominante che l’ha raggiunta. Ad essere spettatori di ciò sarà facile pensare che le lepri siano diventate matte! Ci ricorda così Alice che “The March Hare … as this is May, it won’t be raving mad - at least not so mad as it was in March.” [La lepre marzolina… poiche’ siamo in Maggio, non sara’ matta da legare - almeno non tanto matta come in Marzo].


Elisa Mazzei

martedì 30 marzo 2010

GLI ANIMALI DELLA RISERVA DI CACCIA DI GALIGA: LA QUAGLIA

La quaglia è il più piccolo dei Fasianidi, è presente in Europa, Asia occidentale, Asia minore, Persia, India, Africa settentrionale. Il piumaggio è fulvo giallastro mentre tende ad una colorazione nera sui fianchi. Il becco è breve, leggermente ricurvo al suo apice e di colore bruno. E’ un animale che non presenta grossi dimorfismi sessuali: negli esemplari maschi è presente una macchia nera sul collo che con il passare del tempo diventa rossastra. La quaglia è pressoché terragnola, è un ottima pedinatrice e riluttante al volo che compie per lo più per la migrazione ( è l’unico galliforme a migrare). Il suo habitat è costituito da zone aperte caratterizzate da scarsa vegetazione: prati incolti, campi coltivati a grano e foraggere sia di pianura che di collina. La quaglia generalmente utilizzata per il lancio a scopi venatori è un incrocio tra la Coturnix japonica e la Coturnix coturnix.

mercoledì 24 marzo 2010

ADOTTARE LA TERRA PER NON MORIRE DI FAME


Dall’esperienza raccolta in questi anni di attività Luca Zaia, Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, prende spunto per il libro Adottare la terra (per non morire di fame), edito da Mondatori. Nelle conclusioni si legge la forza delle sue riflessioni sospese tra passato e futuro, eccone uno stralcio : “Ho in mente esperienze che si stanno svolgendo dalle mie parti, in cui gruppi di giovani hanno saputo affrontare la sfida delle tecnologie non subendole, ma aggredendo il futuro e conservando al tempo stesso l'eccellenza del territorio a cui questi ragazzi sentono di appartenere e a cui non hanno mai voluto rinunciare. Nessuno di loro vuole emigrare e pretendono che la loro fantasia, la loro intelligenza, il rischio imprenditoriale che hanno voluto e saputo correre, si possano innervare in un mondo che essi conoscono e amano. Questa è anche la strada della nuova agricoltura. Lo scopo di questo libro non era certo difendere «il buon tempo antico». Anzi. Il futuro è qui e ora e porta con sé occasioni straordinarie che vogliamo sfruttare fino in fondo. Amare l'agricoltura identitaria non comporta il rifiuto del mondo che ci circonda e della modernità: amo ripetere che esiste una sola multinazionale di cui mi sento al servizio, ed è quella dei contadini. Nel mondo che abitiamo, la prima rete globale è quella agricola, tessuta di milioni e milioni di cittadini della modernità che da secoli lavorano la terra nello stesso modo eppure in migliaia di modi diversi, che si svegliano tutti alla stessa ora e che sanno, fin dal primo giorno di lavoro, che un allevamento di vacche non potrà mai essere delocalizzato. Sono uomini e donne abituati a guardare il cielo, sempre e tutti, con la stessa preoccupazione che avevano i loro padri millenni fa, e che al tempo stesso sfruttano internet per commercializzare i propri prodotti e farli conoscere al pianeta intero. L'agricoltore non presiede alla difesa del paesaggio, ma è responsabile di una vera e propria azienda economica che,a sua volta, trasforma il territorio e il paesaggio. Così, in questo libro ho provato a dare a questa multinazionale di uomini di tanti colori, di tante fedi, di infinite sapienze, una voce in più in grado di aiutarla a sopravvivere,per esempio, alle speculazioni della modernità, assai più violente di quelle che da sempre accompagnano la storia dell'uomo. La rete globale è in grado, infatti, di esaltare la violenza con cui i cicloni finanziari spazzano via, molto più ferocemente di quelli naturali, quel che gli si para innanzi:prima di tutto la terra.”
Elisa Mazzei

lunedì 15 marzo 2010

FEDERCACCIATRICI FIORENTINE

Per chi non era presente, per chi è curioso, per essere informati riguardo alla bella iniziativa delle Federcacciatrici di Firenze avvenuta il 12 Febbraio ecco uno stalcio gentilmente offerto da La Dea della caccia. Buona visione!

Elisa Mazzei

http://www.youtube.com/watch?v=QT_R4nYiDK4

lunedì 8 marzo 2010

LAVORI DI MARZO

Marzo è un mese operoso per la campagna. Ponendo attenzione agli improvvisi cambiamenti di tempo del "mese pazzerello" si danno inizio alle piantagioni ed alle semine, si terminano le potature, le concimazioni e i nuovi impianti nei frutteti e vigneti. Si seminano bietole, carote, cipolle, radicchi, spinaci, ravanelli, rucola, zucchini,cavolo, lattughe, piselli.Rocordiamoci che marzo ventoso, frutteto generoso!! quindi buon lavoro a tutti

Elisa Mazzei

lunedì 1 marzo 2010

DIZIONARIO DEI TERMINI DI CACCIA #2

Carniera e Carniere: larga borsa dei cacciatori da riporci gli animali uccisi o presi.
Anche la tasca posteriore più ampia della cacciatora. La cacciatora stessa.


Alcuni termini sono presi da un antico dizionario dei termini di caccia della lingua italiana di P.Farini, ecco il motivo dell'italiano arcaico.

domenica 21 febbraio 2010

IL NOCE DI DIANA


Un' antica leggenda lega la figura della Dea della caccia all'albero di noce. Un giorno Apollo che viaggiava per le terre della Laconia, fu accolto in casa da Anfitea e dalle sue tre figlie: Orfe, Lico e Caria. Le fanciulle ricevettero da lui doni profetici a condizione che non tradissero mai gli dei e non cercassero di sapere ciò che non le riguardava. Dionisio poi si innamorò di Caria e le sorelle incuriosite cominciarono a spiarlo, rompendo così il voto fatto ad Apollo, il quale le fece impazzire prima e poi le mutò in rocce. A Caria toccò una sorte differente, Dionisio infatti la trasformò in un noce dai frutti fecondi. Siccome spettò ad Artemide raccontare la storia ai Laconi le fu dedicato un tempio con colonne in legno scolpite con sembianze femminili, poi dette cariatidi.


Elisa Mazzei

lunedì 15 febbraio 2010

PORTA A PORTA A CACCIA DELL'ARTICOLO 38

Stasera si parlerà di caccia a Porta a Porta, in onda su Rai1 alle 23,15. Il tema scottante è infatti l'articolo 38 e le sue nuove disposizioni, saranno presenti in studio Franco Orsi, relatore del disegno di legge, Stefania Prestigiacomo, Ministro dell'Ambiente, Giuliano Tallone, Presidente LIPU, Angelo Bonelli, Presidente dei Verdi, Onorevole Gabriele Ciamaduro, Presidente Italia dei Valori ed il Presidente di Federcaccia Gianluca dell'Olio.

Elisa Mazzei

venerdì 12 febbraio 2010

LA CACCIA E LE DONNE A FIRENZE


Oggi, 12 Febbraio 2010, presso la sede della Cooperativa Agricola di Legnaia in Firenze si terrà un incontro sul rapporto tra la caccia e le donne, analizzato dalle radici profonde nel nostro passato fino ai giorni nostri e proiettato nel futuro.Grande presenza delle Federcacciatrici fiorentine e non solo nel pomeriggio pieno di appuntamenti: si parlerà del ruolo delle donne nella caccia dei tempi andati, il sostegno al volontariato, il ruolo nell'editoria venatoria, le tradizioni culinarie, di cinofilia ed infine verrà presentato il Calendario 2010/2011.
L'evento avrà inizio alle 16.30 in via Baccio da Montelupo n. 180, Firenze.

Elisa Mazzei

giovedì 4 febbraio 2010

L'ORTO DI FEBBRAIO

Ecco qualche indicazioni riguardo alle operazioni da compiere nel mese di Febbraio secondo il Sesto Caio Baccelli: arieggiare nelle ore più calde le protezioni per impedire la formazione della condensa, causa dei marciumi su molti ortaggi. Fino alla fine del mese si seminano: fave, piselli(nani, mezzarama e rampicanti). Si piantano agli asparagi, cipolle, scalogno, topinambur. A fine mese, all'aperto, in luoghi riparati si seminano: bietole da orto e da coste, cavolo cappuccino primaverile, cipolle, radicchio da taglio e spinaci.
Buon lavoro a tutti!
Elisa Mazzei

mercoledì 3 febbraio 2010

giovedì 28 gennaio 2010

NUOVA LEGGE VENATORIA IN TOSCANA

Si caccia di più. I cinghiali
Cambia la legge regionale sull'attività venatoria: le Province, potranno autorizzare l’abbattimento di cinghiali in qualsiasi periodo dell’anno in caso di danni all’agricoltura

Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza, con il voto contrario dei consiglieri di Sinistra ecologia e libertà (Sel), una legge che riforma l’attività venatoria insieme a una modifica del calendario venatorio. La riforma, è stato spiegato, introduce il principio della «densità venatoria sostenibile» di selvaggina ai fini del controllo della prolificazione degli ungulati. La votazione è stata preceduta da un lungo dibattito in aula, dovuta anche ai numerosi emendamenti, alcuni dei quali approvati, presentati da Udc e Pd e in larga parte dai consiglieri Sel. A essere approvato, a maggioranza con l’astensione del Pdl, anche un ordine del giorno presentato dall’Udc.
COSA CAMBIA - Il testo impegna la Giunta a richiedere al Governo le risorse destinate alle Regioni per l’attività venatoria, istituite dalla Finanziaria del 2000 e non più inserite a partire dal 2003. Con la riforma regionale, la pianificazione del prelievo degli ungulati sarà assegnato alle Province, con la possibilità di autorizzarne l’abbattimento in qualsiasi periodo dell’anno, in caso di danni all’agricoltura. In caso di danni alle coltivazioni ed alla zootecnica potranno essere autorizzati abbattimenti mirati anche per storno, tortora orientale dal collare e piccioni. Le Province avranno totale competenza in materia di pianificazione e programmazione, e lo strumento di riferimento sarà il Piano faunistico venatorio provinciale. La norma indica inoltre le regole per la creazione di aziende faunistico-venatorie ed aziende agrituristico-venatorie (con minimo 100 ettari). Per la vigilanza dell’attività venatoria sarà utilizzato anche il corpo di polizia municipale, oltre a guardie giurate e guardie forestali e campestri delle Comunità montane. Per i cacciatori sarà inoltre possibile vendere i capi abbattuti in occasione di sagre e manifestazioni enogastronomiche.
LA CACCIA AL CINGHIALE - Tra le novità nella caccia al cinghiale: l’obbligo per i cacciatori di indossare indumenti ad alta visibilità, e la possibilità, in casi specifici ed autorizzati dalla Provincia, di effettuare gli abbattimenti su terreno innevato. La legge sul calendario venatorio prevede che la caccia sarà aperta dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio. Il provvedimento è stato illustrato in aula dal presidente della commissione agricoltura Aldo Manetti (Prc) che ha spiegato come «abbiamo dato una precisa risposta ad un problema emergente, mettendo al centro dell’interesse il mondo agricolo, in un grave momento di crisi economica, regolando diversamente l’attività venatoria». Per il presidente della Giunta regionale, con delega all’agricoltura, Claudio Martini «sul tema della caccia il 100% dei consensi non si trova mai, ma abbiamo fatto un grande sforzo». Martini ha poi bacchettato i consiglieri di Sel per il numero di emendamenti presentati «che non vorrei diventassero un elemento di ostruzionismo perchè va deciso un orientamento» sulla materia.
Tratto da http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca

martedì 26 gennaio 2010

NOVITA' VENATORIE IN TOSCANA

Numerose novità per la caccia in Toscana. Licenziate le nuove norme in materia venatoria: il testo sarà sottoposto al voto la prossima settimana. “La pianificazione del prelievo degli ungulati” si legge su Il Tirreno del 21 gennaio “sarà affidato alle province, con la possibilità di autorizzarne l’abbattimento in qualsiasi periodo dell’anno in caso di danni all’agricoltura”. Lo stesso dicasi per l’abbattimento mirato per storno, tortora orientale dal collare e piccioni di città. Strumento di riferimento, il Piano faunistico venatorio provinciale. Anche il corpo di polizia municipale supporterà le guardie giurate, forestali e campestri delle Comunità Montane per quanto riguarda la vigilanza. Approvata inoltre la legge di modifica del calendario venatorio; la caccia sarà aperta dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio. Tra le novità per la caccia al cinghiale, invece, l’obbligo per i cacciatori di indossare indumenti ad alta visibilità.


Articolo tratto da www.ladeadellacaccia.it

domenica 17 gennaio 2010

FESTA DI SANT'ANTONIO ABATE


Oggi è il giorno di S. Antonio Abate ed è la festa dei cocchieri, maniscalchi, mandriani e sellai. Patrono degli allevatori italiani. L' AIA (Associazione italiana allevatori) ha scelto anche quest'anno la Basilica di San Pietro, Roma, per i festeggiamenti che dureranno dal 16 e avranno conclusione oggi con l'Angelus del Santo Padre. In anni passati la sua festa era considerata una delle più importanti del mondo rurale, il santo veniva infatti invocato contro le epidemie di talune malattie sia degli uomini che degli animali, la sua immagine veniva affissa sulla porta delle stalle. Così durante la sua festa viene benedetto il bestiame.
Elisa Mazzei

giovedì 14 gennaio 2010

DIFESA E PROMOZIONE DEL MONDO RURALE

Per difendere e promuovere la cultura rurale si è tenuto a Thiene (VI) il 12 Gennaio 2010 un incontro speciale con lo scopo di gettare le basi per un coordinamento aperto a tutti coloro che si sentono portatori della cultura rurale ed i suoi valori. Promossa da CONFAVi alla prima seduta erano presenti FIDC, ANUU, ANLC, Caccia e Cinofilia, Federfauna, FOI, AISAD, FIMOV, Tarta Club Italia ed altre Associazioni ambientaliste. Così da fermare il dilagarsi di bambini che non hanno mai visto un pollo o una mucca dal vero e magari pensano che l’uomo primitivo cacciatore fosse un assassino. Per conoscere e rispettare sia il mondo rurale che le attività che da esso traggono sostentamento. Le nostre radici, uomini di città o campagna, affondano tutte nel mondo rurale che chiede il riconoscimento che merita.

mercoledì 6 gennaio 2010

IL LUNARIO DELLA CACCIA 2010




Ai cacciatori e per le persone che viaggiano di notte in posti privi di luce artificiale ecco quando, nell'anno 2010, se le nubi permettono, la luna rischiara la via..





Tratto da Il vero Sesto Cajo Baccelli, guida dell'agricoltore. Lunario 2010, edizione Ofiria.